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L'immagine è tratta dal libro "Il Settimo Senso" di Nader Butto - Ed. Mediterranee |
FUNZIONE
Il Meridiano
del Fegato è associato al Meridiano della Cistifellea.
È di polarità negativa e la direzione del suo
flusso è ascendente: parte dall’alluce, passa davanti alla sporgenza del
malleolo interno, nella parte interna della gamba, nell’inguine, nel pube e,
arrivato nel sesto spazio intercostale, entra nel torace, passa posteriormente alla
faringe, arriva fino all’occhio e da lì si dirama sotto la guancia e intorno
alle labbra.
Dal punto di vista fisiologico, la sua funzione
e di immagazzinare elementi nutritivi e mantenere in buona vitalità tutti gli
altri organi.
La sua funzione energetica è quella di
somministrare vitalità necessaria all’organismo per mantenere il vigore della
persona.
DISFUNZIONE
La disfunzione del Meridiano del Fegato è legata alle seguenti conflittualità:
conflitto di fame, di mancanza o perdita materiale, di perdita del proprio
potere personale, di mancanza di amore o di affetto da parte dei genitori.
La reazione può essere di chiusura o di
eccessiva reazione alla perdita.
Nel primo caso si ha uno svuotamento energetico che si manifesta come debolezza, tendenza
alla stitichezza, perdita di lucentezza degli occhi, vertigini quando ci si
alza, assenza di impulso sessuale, bassa temperatura corporea.
Se lo svuotamento è profondo e prolungato,
può portare al cancro del fegato.
Mentalmente, la persona risulta mancante di
mordente, di resistenza e di perseveranza con sovente tendenza ad annoiarsi.
Nel caso di eccesso energetico nel Meridiano del Fegato, si può manifestare una
tendenza all’intossicazione alimentare,
nausea e vomito, incapacità di ingrassare, alte temperature corporee, rigidità
muscolare, emorroidi, dolore ed ernia all’inguine, mal di testa, tonalità
giallastra degli occhi.
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